Il leader dello stato caraibico ucciso nella sua abitazione da un gruppo armato che ha preso d’assalto la residenza
Il presidente di Haiti Jovenel Moise è stato assassinato nella sua abitazione dopo che un gruppo di persone armate non identificate ha preso d’assalto la sua residenza privata. Lo riferiscono funzionari di governo. La moglie di Moise, la First Lady Martine, è ricoverata in ospedale, come ha detto il premier ad interim Claude Joseph.
Moise, 53 anni, era al potere dal febbraio 2017, dopo le dimissioni del suo predecessore Michel Martelly. Durante la sua presidenza, Moise ha dovuto affrontare accuse di corruzione e ondate di proteste antigovernative spesso violente.
Moise aveva fortemente sostenuto il referendum costituzionale che si dovrebbe tenere a settembre e che è stato ampiamente contestato dall’opposizione e da molte organizzazioni della società civile. La Costituzione attualmente in vigore a Haiti è stata redatta nel 1987 dopo la caduta della dittatura di Duvalier e dichiara che “è formalmente vietata qualsiasi consultazione popolare volta a modificare la Costituzione mediante referendum”.
Joseph ha rivolto alla popolazione un appello alla calma dopo l’uccisione del presidente, chiarendo che spetta all’esercito e alla polizia far rispettare l’ordine e condannando ”questo atto barbaro, disumano e atroce”.
Il premier ad interim ha chiesto alla popolazione di Haiti di restare ”calma” e spiegato che ”la situazione della sicurezza nel paese è sotto il controllo della polizia nazionale e delle forze armate haitiane”.
AGGIORNAMENTO
La first lady di Haiti, Martine Moise, non sarebbe sopravvissuta all’agguato durante il quale è stato ucciso il marito, il presidente della Repubblica Jovenel Moïse, assassinato da un commando armato che ha fatto irruzione nella sua residenza a Port-au-Prince la notte scorsa. Trasportata urgentemente in ospedale, la donna sarebbe deceduta questa mattina. A riferirlo sono i media haitiani.
La Repubblica Dominicana ha chiuso le sue frontiere con Haiti dopo l’annuncio dell’agguato contro la residenza del presidente Jovenel Moise, ucciso assieme alla moglie: il presidente della Repubblica Dominicana, Luis Abinader, ha dato l’annuncio e ha segnalato di aver convocato i vertici delle forze armate per discutere della situazione. Il presidente ha poi disposto il rafforzamento della vigilanza militare e delle misure di sicurezza, in particolare lungo la frontiera terrestre con Haiti.
Il premier haitiano ad interim Claude Joseph ha decretato lo stato d’assedio nel Paese, dopo l’uccisione del presidente Jovenel Moise e della moglie. Lo ha annunciato lo stesso Joseph, dopo aver riunito il Consiglio superiore della polizia nazionale.
Chiuso l’aeroporto internazionale di Port au Prince dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moise, ucciso nella notte nella sua abitazione insieme alla moglie. In seguito alla decisione, un volo dell’American Airlines partito da Fort Lauderdale, in Florida, è stato costretto a rientrare nella città di partenza, mentre la compagnia aerea haitiana Sunrise Airlines ha annunciato che “a causa della situazione attuale ad Haiti, tutti i voli sono annullati e rinviati fino a nuovo ordine, al fine di proteggere il personale, i passeggeri e gli equipaggi”.
Haiti: premier, “Moise ucciso da un commando di mercenari stranieri”
Il presidente haitiano Jovenel Moise è stato assassinato nella notte nella sua residenza privata da un commando di elementi stranieri. Lo ha denunciato il premier uscente Claude Joseph, che in una nota ha ricostruito: “Verso l’una nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 luglio, un gruppo di individui non identificati, alcuni dei quali parlavano spagnolo, ha attaccato la residenza privata dal presidente della Repubblica e lo hanno ferito mortalmente. Ferita anche la premiere dame”, morta successivamente in ospedale.
Nel condannare “questo atto odioso, disumano e barbaro, il premier Joseph – prosegue il comunicato – ha rivolto un appello alla calma alla popolazione. Sono state prese tutte le misure per garantire la continuità dello Stato e per proteggere la nazione. La democrazia e la Repubblica vinceranno”.
La first lady ancora viva, le sue condizioni gravi
Sarebbe ancora viva la first lady haitiana Martine Moise, rimasta gravemente ferita nell’attacco costato la vita al marito, Jovenel Moise, il capo dello stato assassinato la notte scorsa nella sua residenza a Port-au-Prince da un commando armato.
A renderlo noto è ‘Haitilibre’, che in precedenza, citando fonti mediche, aveva parlato dell’avvenuto decesso anche di Martine Moise. Attualmente è al vaglio la possibilità di trasferirla negli Stati Uniti o nella Repubblica Dominicana in considerazione della gravità delle sue condizioni.
(AdnKronos)